De Rossi contro il "maestro" De Zerbi. Il sorteggio di Nyon ha deciso che sarà il Brighton l'avversario della Roma negli ottavi di finale di Europa League, in programma il 7 all'Olimpico e il 14 marzo in Inghilterra. La strada che porta alla finale del 22 maggio a Dublino comincia in salita, visto che la squadra dell'ex Sassuolo - al di là del settimo posto in classifica in Premier - è vista da tutti come una delle migliori in Europa a livello di gioco prodotto. Lo pensa anche l'allenatore della Roma che ha inserito De Zerbi tra i tecnici da cui trae ispirazione.

LA STELLA — Evan Ferguson è uno dei gioielli più preziosi di De Zerbi. È giovanissimo, deve ancora confermare tutto il suo talento, ma se dobbiamo parlare di stelle quella del giovane irlandese è oggi la più splendente. In Premier League - in 23 presenze di cui 12 da titolare - ha realizzato sei gol, tre dei quali nella sfida contro il Newcastle, un bottino che prima dei 18 anni erano riusciti a conquistare solo Bart-Williams, Fowler e Owen. De Zerbi può contare poi sull'esperienza di Milner (terzo per presenze nella storia della Premier), la dinamicità di Joao Pedro e l'intelligenza di Mitoma.

LA FORMAZIONE TIPO (4-2-3-1) — Verbruggen; Hinshelwood, Van Hecke, Dunk, Igor; Gross, Gilmour; Adingra, Buonanotte, Mitoma; Ferguson. All. De Zerbi.

L'ALLENATORE — Roberto De Zerbi, arrivato al Brighton a settembre 2022, è un vero idolo per i tifosi, che gli hanno dedicato anche un murales. La sua squadra corre e azzarda, a volte viene punita (anche clamorosamente) ma solitamente capitalizza al meglio le sue manovre studiate alla perfezione. Cambia spesso forma in base a situazioni e avversario (in particolare da 3-4-2-1 a 4-2-3-1 o 4-3-3), per un certo Pep Guardiola al momento è la migliore squadra a costruire dal basso. E il merito è tutto di questo italiano illuminato che il club vuole ora blindare fino al 2027.

IL CAMMINO IN COPPA — Con quattro vittorie, un pareggio e una sconfitta il Brighton ha chiuso il girone al primo posto, evitando il playoff come è invece toccato alla Roma. L'unico passo falso è stato al debutto, complice forse l'inesperienza della squadra, in casa contro l'Aek Atene (2-3), poi il pareggio (2-2) a Marsiglia contro l'OM e una sequenza di quattro vittorie, tra cui il doppio 2-0 all'Ajax.